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come creare contenuti per la generazione z

Si parla tanto di Millennials, ma ancora sono in pochi a rivolgere la propria attenzione alla Generazione Z. E tu, ne hai mai sentito parlare? Eppure si tratta di una generazione con un’enorme forza di acquisto. Che compra, viaggia e influenza gli acquisti dei genitori, sei sicuro che non interessi anche alla tua azienda?

Chi fa parte della Generazione Z?

La Generazione Z è composta dai figli della Generazione X, ovvero di tutte quelle persone nate dopo i Millennials. A volte vengono infatti chiamati Centennials, altre ancora Plurals, ma in termini pratici si tratta di tutti i nati a partire dalla seconda metà degli anni novanta, fino al 2010.
È la generazione che vive, come rito di passaggio dall’infanzia all’adolescenza, il possesso del cellulare. Che permette loro di entrare in contatto con i coetanei.
Si tratta ovviamente di nativi digitali, ma non solo. I social media, come potrai facilmente intuire, sono un aspetto molto importante del loro processo di socializzazione. Forse, anche per questo, sono meno razzisti e più liberali rispetto alle generazioni precedenti, ma anche più scettici rispetto a qualunque forma di pubblicità.

Quali sono le caratteristiche della Generazione Z

Chi appartiene a questa generazione sembrerebbe, in base agli studi compiuti, più leale, compassionevole, riflessiva e di mentalità aperta, rispetto alle generazioni precedenti. I ragazzi della Generazione Z usano sistemi di messaggeria istantanea, come Whatsapp, Skype e Snapchat e per informarsi la piattaforma principale è il web. Ma non solo. Potrai trovarli anche su Musical.ly e This Crush.
Però non amano Facebook, e addirittura sono infastiditi da molte caratteristiche di questo social che viene considerato “da vecchi”, perché all’interno è facile trovare i propri genitori. Molto più popolari invece Twitter e Instagram. Snapchat è particolarmente amato, perché video, immagini e messaggi sono spediti più velocemente che con altre piattaforme.
La Generazione Z, come dicevo, ha un grande potere d’acquisto. Infatti, pur non avendo particolare liquidità, è in grado di influenzare, e molto, gli acquisti in casa e quelli compiuti dai genitori.
Questa generazione identifica i propri idoli negli Youtuber e si racconta tramite le Stories. Quindi, per mettere in piedi una strategia di comunicazione ad hoc, è necessario comprendere come si muove il loro mondo.

Come si comportano sul web

Pensare che la Generazione Z assomigli in qualche modo ai Millennials sarebbe un grave errore. Infatti, avendo una conoscenza del web molto avanzata, sanno benissimo che le aziende hanno accesso a dati e informazioni che li riguardano, ed è per questo che si aspettano di ricevere interazioni altamente personalizzate.
Inoltre, proprio grazie a questa consapevolezza, sono particolarmente attenti a proteggere la privacy. Quindi un’azienda che decide di mettersi in contatto con questo pubblico deve fare attenzione a non essere percepita come invasiva o pressante, ma solo come attenta a soddisfare le loro esigenze. Gli adolescenti oggi non condividono facilmente informazioni di contatto con le aziende, ma potrebbero essere più incentivati a farlo se le aziende ne facessero buon uso, ma soprattutto se avessero la certezza che questi dati venissero trattati in modo sicuro e protetto.
Sono però più propensi a lasciare un feedback alle aziende, successivamente all’acquisto. Spesso su Youtube. Ed è sempre su Youtube che cercano raccomandazioni prima di compiere l’acquisto, guardando video di influencer o youtuber. Altra piattaforma molto utilizzata, per fornire feedback è Instagram.
Proprio per questa propensione verso gli influencer, non sono invece interessati ai post che promuovono esplicitamente un prodotto. Gli influencer più credibili, per la Generazione Z, sono le persone comuni diventate celebri grazie ai social, molto più rispetto ad attori, cantanti e atleti.

Generazione Z e l’anonimato

Una delle caratteristiche più curiose di questo pubblico è proprio l’estrema riservatezza e il grande desiderio di mantenersi anonimi. Questo, per le aziende, può diventare un problema. Come è possibile creare contenuti personalizzati e dedicati alla Generazione Z? E soprattutto, come è possibile raggiungerla, se non vuole farsi trovare? Con i canali diretti per gli adolescenti, come i direct di Instagram, le chat di Snapchat e così via.

Amano sperimentare

Trascorrendo molto tempo sul web, sono aperti alla sperimentazione. Quindi qualunque ritrovato tecnologico può essere utile per agganciare la loro attenzione: controlli vocali per effettuare ordini, video live, bottoni di spesa automatica, come quelli proposti da Amazon, e tutto quello che la creatività suggerisce. Quindi, se la tua azienda sta pensando di promuovere i propri prodotti ai più giovani, sarà necessario creare campagne diverse per Millennials e Generazione Z, nonostante non ci sia una grande differenza d’età, il linguaggio e i comportamenti d’acquisto sono diversi.

Differenze tra Millennials e Generazione Z

Le differenze principali sono che la Generazione Z utilizza ben cinque dispositivi al giorno tra smartphone, desktop, notebook, TV e tablet, mentre i Millennials solo tre. Inoltre, la Generazione Z sta abbandonando Facebook a favore di Instagram e Snapchat, al contrario dei Millennials che continuano a preferire Facebook. Poi, i più giovani vogliono mettere in luce il proprio lato di imprenditorialità, mentre i Millennials vogliono condividere e distribuire nuovi contenuti e notizie.
Inoltre, se per i Millennials lo smartphone è stato l’oggetto del desiderio, per la Generazione Z è il naturale prolungamento della mano.
Entrambi però utilizzano il web per reperire informazioni e leggere notizie, soprattutto i social.

Creare contenuti ad hoc

La Generazione Z è molto esigente, abituata com’è ad essere sottoposta a moltissimi stimoli, tutti i giorni. Inoltre, come avrai intuito da quello detto finora, la Generazione Z è schietta e il suo tono di voce è diretto. Questo dipenderà magari dal fatto che la loro soglia di attenzione non supera gli 8 secondi, ma se vuoi metterti in contatto con loro devi andare dritto al punto. Quindi niente preamboli e tono amichevole. In questo modo sarà più facile che si interessino a te e alla tua azienda. Questo pubblico preferisce contenuti visuali, anziché testuali-descrittivi.
Utilizza frasi brevi, lascia perdere i messaggi commerciali e tutti gli avverbi.
Offri qualità, e preparati a impegnarti parecchio, perché conquistare e fidelizzare la Generazione Z sarà più difficile del previsto.
Infatti, una delle caratteristiche dei nati dopo il 1995 è proprio questa: non sono fedeli ai brand. Le generazioni precedenti avevano delle marche preferite, invece la generazione Z invece è infedele, e dà più valore al mondo creato dal brand e al modo in cui quest’ultimo può migliorare la loro vita, che al brand in sé.
Un esempio? L’azienda MAC Cosmetics usa le storie di Instagram per far conoscere i propri prodotti. L’obiettivo non è vendergli un prodotto, ma insegnar loro qualcosa, con un mini tutorial, ad esempio. Altra strategia potrebbe essere quella di coinvolgerli, magari con una GIF che possa strappargli una risata.
E poi, devi comunque considerare che questo pubblico non acquista online, ma offline. Sì, perché si tratta di ragazzi che hanno tra i 13 e i 15 anni e quindi difficilmente avranno a disposizione una carta di credito. Il loro shopping avviene nei centri commerciali.

E tu, hai già pensato alla Generazione Z per la tua strategia di marketing?