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microsoft acquista github

Microsoft acquisisce GitHub, notizia che ha recentemente scosso un po’ tutte le community di sviluppatori. GitHub leader indiscusso del mercato dei servizi di repository, standard di fatto per i progetti open source è stata venduta a Microsoft per 7,5 miliardi di dollari, una notizia che sconvolge principalmente per due ragioni, la prima è che Microsoft non è mai stata troppo generosa ed aperta verso la comunità open source. La seconda ragione è per la tendenza che Microsoft ha nello smantellare le aziende che acquisisce facendole discendere in una non troppo lenta spirale da cui solitamente non si risollevano. Pensate a Nokia, Skype e Mojang AB (software house sviluppatrice di Minecraft).

Insomma le premesse non sembrano essere troppo incoraggianti, tuttavia come in quasi tutti i casi non è bene fasciarsi la testa prima di rompersela, quindi attendiamo di vedere quali saranno gli sviluppi e speriamo che per una volta Microsoft non faccia del suo peggio.

Miniatura medievale rappresentante una premonizione riguardante Microsoft nel 2018

Cos’è Git

Git è un software per il versioning control. Detto così per i profani non significherà nulla, ma i programmatori sanno quanto sia importante poter contare su un sistema di versioning per lo sviluppo del codice. Detto in parole poverissime, è un software che si occupa di tenere traccia di tutte le modifiche che vengono effettuate al codice. In questo modo è possibile unire diversi rami di sviluppo oltre avere uno storico di quanto fatto. Fondamentale per permettere la cooperazione costruttiva tra più sviluppatori.

Git è open source, è stato sviluppato da Linus Torvald il papà del kernel Linux ed è rapidamente stato adottato da un numero immenso di programmatori in tutto il mondo.

Essendo Git un sistema di tipo distribuito, ovvero con una componente remota rispetto alla macchina su cui sviluppiamo ed abbiamo salvato il codice, nell’epoca del cloud computing non potevano che proliferare servizi dedicati. Il servizio di maggior successo e più usato fino ad ora è stato proprio GitHub.

Come funziona GitHub

Il funzionamento del servizio è piuttosto semplice. Ti iscrivi, crei i tuoi repository, se sono pubblici ed il codice che viene salvato al suo interno è rilasciato sotto una qualche licenza open source non paghi nulla. Se invece vuoi pubblicare il codice sotto licenza proprietaria e quindi necessiti di un repository privato, paghi. Ed il costo non è nemmeno banale al proliferare di repository closed (noi di Retorica non riusciremmo a sostenere la spesa avendo una quantità considerevole di repository che dobbiamo necessariamente mantenere privati).

Cosa Microsoft farà con Gihub non è ancora chiaro, sicuro fa gola a chiunque questa immensa mole di codice pubblicato ogni giorno.

Cosa fare quindi?

Bhe, attendere! Un servizio di versioning è uno strumento talmente importante e talmente radicato nel modus operandi delle aziende che non è banale operare uno switch da un fornitore ad un altro. Magari Microsoft non farà nulla di rilevante e da qui ad i prossimi anni nessuno si ricorderà dell’acquisizione.

Se proprio invece volete darvela a gambe levate e preferite migrare i vostri progetti vi segnalo alcuni servizi alternativi:

BitBucket (https://bitbucket.org)

È il servizio che utilizziamo noi in Retorica e che utilizzo io anche per i miei progetti personali. Sicuramente è meno noto di GitHub ma ha diverse frecce al proprio arco. Intanto è di proprietà di Atalassian che è una multinazionale Australiana quotata in borsa. In secondo luogo offre una tipologia di tariffazione completamente differente rispetto a GitHub. Non si pagano i repo privati ma si paga in base al numero di utenti che possono essere aggiunti ai propri progetti.

Insomma per un team di meno di 5 sviluppatori si riesce a fare tutto con l’account free.

Per le realtà più strutturate pagare non sarà un grosso problema, anche perché il servizio di repository Git può essere interfacciato con tutti i servizi proposti da Atalassian per quello che riguarda la gestione dei clienti e del workflow.

Gitlab (https://about.gitlab.com/)

Altra proposta interessante, che però non ho mai utilizzato. Leggendo online si trovano parere sempre positivi. Tra gli assi nella propria manica GitLab mette a disposizione la possibilità di creare un wiki ed un sito dedicati ad ogni progetto.

I prezzi non sono proibitivi e potrebbe essere uno dei candidati a prendere il posto sul trono del più diffuso servizio di repository.

Segnalo che viene offerta la possibilità di scaricare il software che gira sul server, questo permette a chiunque di mettere in piedi una soluzione home made della parte server evitando quindi il canone mensile a cui normalmente si va in contro.

In conclusione

Solo il tempo ci dirà cosa questa acquisizione comporterà per GitHub e per Microsoft. Sicuramente drizzare le orecchie e stare pronti a fare un repentino switch di servizio potrebbe essere una buona idea. Meno buono potrebbe essere farsi prendere dal panico ed abbozzare un migrazione improvvista, magari di un numero cospiquo di progetti.

Speriamo insomma che non sia l’ennesimo caso in stile Nokia, ovvero un leader detronizzato dalle politiche suicida di Redmond.