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Frasi che un grafico si è sentito dire almeno una volta nella vita

Oggi parliamo di un argomento molto “sentito” tra gli addetti ai lavori e l’ironia quando si affronta questo tema la fa padrona.
Mi rivolgo proprio a te che, come me, fai il grafico: quante volte ti è capitato di avere a che fare con dei clienti spesso esigenti che non hanno ben chiaro quale sia il tuo lavoro e tutto ciò che esso comporta? Tante, immagino.
Spesso siamo oggetto delle richieste più strane e siamo i re e le regine delle cose fatte all’ultimo minuto, perché si sa, tanto cosa ci mettiamo noi a fare una grafica? Un minuto!

Questo articolo parla dei luoghi comuni che orbitano attorno al magico mondo dei grafici. Ho raccolto i principali, i più noti, quelli che oramai sono diventati dei grandi classici, che non possono assolutamente mancare all’appello e che rientrano di diritto tra le mie preferite!

1. Questo lo sapevo fare pure io

È uno dei miei preferiti, il cliente ti chiede una grafica per la pagina di un giornale oppure per volantino senza darti indicazioni precise. Magari scegliete anche la linea da seguire (concordata insieme) e al momento fatidico del giudizio dalla sua bocca escono le tanto attese parole, quelle che ogni grafico vorrebbe sentirsi dire (sono ironica!) “Questo lo sapevo fare pure io”.
E niente, io consiglio sempre di aspettare almeno 15 secondi prima di parlare, perché sì l’ironia è una delle nostre doti più sviluppate ma in alcuni casi l’ira, la rabbia e lo sconforto potrebbero prendere il sopravvento!
Probabilmente si aspettava degli effetti speciali!

2. Una grafica vale l’altra, quello che conta è il prodotto

Lunedì mattina, possibilmente al rientro dalle ferie di Ferragosto quando tutti sono super motivati a fare cose e ripartire con i migliori propositi, arrivi in ufficio e alle 9,05 ecco la prima telefonata. È il super cliente, quello tanto atteso probabilmente con l’idea del secolo che per promuoverla ti chiede di sviluppare un po’ di comunicazione, ti spiega il progetto nei minimi particolari, tu hai le idee chiare, probabilmente ti stai già immaginando come potrebbe essere, quando lui termina la vostra conversazione con “una grafica vale l’altra, quello che conta è il prodotto” e aggiungerei anche “tanto si vende da solo!”

3. Un po’ più di design

Una delle frasi che sento più spesso in assoluto a mio avviso uno dei luoghi comuni più luoghi comuni. Appena sento pronunciare queste parole un brivido percorre la mia schiena e come per magia una strana forma di pelle d’oca compare sulle mie braccia. Quella frase che non vorresti mai sentirti dire, anche perché di per sé vuol dire tutto come niente, invece viene pronunciata, con decisione e fermezza “un po’ più di design”.
Quando poi provi a scendere un po’ nel dettaglio, iniziano a vedersi facce strane come fossero dei punti interrogativi!

4. Tanti ci metti un minuto a farlo

Questa è un classico, non può mancare nel repertorio del buon grafico, probabilmente è la più generalista in assoluto e soprattutto viene pronunciata senza avere la minima idea di quello che sia il lavoro del grafico, l’impegno e il tempo che richiede la preparazione di un elaborato.
“Tanto ci metti un minuto a farlo” riguarda tutto, dalla realizzazione di un marchio, al biglietto da visita, fino al flyer è tutto semplicissimo e velocissimo! (per loro)

5. La grafica me la fa mio cugino

Telefonata del cliente di turno che chiede un preventivo per la sua comunicazione, prendi nota di tutte le sue necessità, prepari il preventivo e glielo mandi.
Improvvisamente scompare… oppure se ritorna per discutere i dettagli inizia ad eliminare una serie di voci al motto di “questo me lo fa mio cugino” e aggiungo “sai anche lui è grafico” oppure “gli piace fare queste cose qui”. Tutti i grafici prima o poi si sono imbattuti nel cugino di turno!
Come puoi controbattere ad un’affermazione del genere?

6. Va bene, ci siamo, cambierei giusto questa cosa

Questa situazione mi succede spesso soprattutto quando ho a che fare con progetti importanti e di lunga durata. In accordo con il cliente imposto il piano di azione, cosa fare e quale materiale produrre, poi arriva il giorno delle consegne, presenti gli elaborati realizzati… e poi cosa succede?
Ti chiama entusiasta perché il lavoro gli piace un sacco, è proprio come se lo immaginava lui, sei riuscito a dare forma ai suoi pensieri, è tutto perfetto, quando prima di terminare la telefonata gli sfugge un “cambierei giusto questa cosa…” e magicamente le sue richieste diventano un elenco lungo (possibilmente senza fine) e quel traguardo che avevi intravisto e a pochi metri improvvisamente si allunga fino a scomparire! Il resto lo sapete già.

 

Spesso ai clienti sfugge una cosa molto semplice e chiara, che dietro a questo lavoro c’è un percorso di studio e formazione che ci ha portati a svolgere questa attività.
Il mestiere del quale molti pensano non richieda preparazione invece ne richiede, per poter lavorare al meglio (e questo vale per tutti i lavori) ci vogliono preparazione e competenza che si acquisiscono solo con lo studio.

Poi noi grafici abbiamo il talento naturale dell’ironia, soprattutto per fare fronte alle tante situazioni “strane” che ci possono capitare (quelle sopra sono solo alcuni esempi), quando andrò in pensione (se mai ci andrò) potrò scrivere un libro sui luoghi comuni legati questa professione, tutti rigorosamente vissuti in prima persona!