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2017 e 2018 sui social network

Sono tantissime le aziende utilizzano i social network per comunicare. Veramente c’è ancora qualcuno che crede sia la soluzione ad un momento di crisi.

Quante stories.

Non c’è dubbio, il 2017 è stato l’anno delle STORIES. Il buon Mark Elliot Zuckerberg, dopo aver preso prima il due di picche, poi l’ispirazione da Snapchat, diciamo che ci ha preso gusto ed ha deciso di estenderle non solo ad Instagram ma anche su WhatsApp, Facebook, Messenger… Più di 200 milioni di utenti Instagram le usano ogni mese!

GIF e Fake News

Beh si, il 2017 ha visto sbarcare le GIF nei commenti di Facebook!

Questo anno lo ricorderemo anche per le fake news e per le tantissime polemiche che si portano dietro, non solo online ma anche offline. Questo argomento è diventato anche di dominio pubblico nella politica italiana. Non ci posso credere, ho usato la parola POLITICA in uno dei miei articoli. 

Facebook super attivo!

Sono esplosi anche i Live di Facebook, è vero. Anche in questo caso non sempre con contesti positivi. E’ delle nostre zone, ahimè, la notizia di una persona che arrivando sul luogo di un incidente stradale, invece di preoccuparsi di mettere in salvo un coetaneo sdraiato a terra agonizzante, ha deciso di impugnare il suo cellulare e far partire una diretta Facebook. Pelle d’oca.

Poche settimane fa Facebook ha messo a disposizione un plug-in che consente di inserire la propria chat anche sui siti web: Facebook Customer Chat! Ancora in beta, ma compagnie aeree, grossi operatori telefonici e, perché no, anche grossi player turistici potrebbero ben presto essere ancora più vicini ai navigatori.

RIP portata organica.

La morte della reach organica. Il 2017 lo ricorderemo anche per questo! Già, il numero di persone che si raggiungono senza sfruttare le ADS di Facebook è drasticamente vicino allo zero. Ecco che la targettizzazione, la profilazione ed i contenuti sponsorizzati diventano fon-da-men-ta-li. Non tutti i mali vengono per nuocere, perché questa cosa di per se negativa, ha portato le pagine Facebook a pubblicare contenuti più di qualità.

Content Marketing e Twitter al Pronto Soccorso.

Se la portata organica è morta, il content marketing possiamo dire che è in coma. I contenuti “a scadenza”, come vedremo poi, portano quel pizzico di imprevedibilità ed autenticità e stanno dando una grossa spallata al content marketing. Ancora però resiste, come dicevo qualche riga sopra, meno quantità e più qualità!

Anche Twitter ha bisogno di un dottore: il 2017 è stato un anno di transizione e magari il 2018 sarà un anno importante. Nel bene o nel male.

Doxa Tristezza

Doxa ci dice una cosa tanto triste quanto reale. Il prossimo Natale, 8 italiani su 10 lo vivranno sui social! Poveri bambini, ormai non si scrive più la letterina a Babbo Natale ma gli si manderà un messaggio su Telegram o su WhatsApp!

La ricerca è stata realizzata da Doxa per Groupon, attraverso 2.002 interviste online su un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana adulta dai 18 ai 64 anni e quel che emerge non è di certo qualcosa di sconvolgente.

Ed il 2018? Cosa ci porterà?

Autenticità, “amatorialità”. Il contenuto generato in modo professionale non perderà mai il suo fascino, sia chiaro. Ma la foto un po’ più amatoriale trasmette un’informazione più “onesta” di com’è l’azienda e di come comunica. E pare anche l’interazione sia maggiore.

I bot ed i messaggi automatici. I bot nelle chat non sono più quei goffi ed impacciati meccanismi di qualche tempo fa, anzi… sono bot in grado di fornire una connessione istantanea con i clienti di tutto il mondo, risolvere i loro problemi ed addirittura ordinare la pizza.

Sono anni che è l’anno dei video: i social stanno aiutando tanto ad andare in questa direzione. Presto quasi tutti i contenuti che consumeremo saranno video: una cultura mobile-first non può non passare da questo strumento.

L’uso della Realtà Aumentata sui dispositivi mobili offre agli esperti di marketing una nicchia e un modo coinvolgente per raggiungere il loro pubblico: velocità, facilità ed interattività. Sui recenti iPhone 8 ed iPhone X, Apple ha incentivato questo genere di tecnologia. Ormai sono anni che Ikea ha realizzato l’app per “provare” come sta un mobile o un divano direttamente a casa nostra.

Il contenuto fresco ed “a scadenza” avrà più coinvolgimento. Le storie di Snapchat, Instagram e Facebook hanno portato alla ribalta questo genere di contenuti visibili per un periodo limitato (solitamente 24 ore). Gli stessi brand stanno creando strategie e contenuti per i loro canali social. Spesso, questo genere di contenuto, è percepito più “reale”, più spontaneo e quindi maggiormente apprezzato.

Questo è quello che è successo durante quest’anno ormai quasi concluso. Chissà cosa ci riserverà il prossimo!