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Ma cosa ci vuole a scrivere online? Le scuole elementari le abbiamo fatte tutti!”.
Anche se non vuoi ammetterlo, almeno una volta nella vita l’hai pensato o, se sei dall’altra parte della barricata (la mia), te lo sei sentito dire. Scrivere lo sanno fare tutti. Dipende, dico io.

Lo sai che, di tutte le persone che aprono una pagina web, solo il 18% arriva fino alla fine?
Le motivazioni sono tante: la soglia di attenzione, che si è progressivamente abbassata negli anni, il tempo a disposizione, che è sempre meno, il fatto che online si è continuamente distratti da altre cose, dalla notifica su Facebook al banner pubblicitario che ti invita a non perderti le nuove scarpe running “in vendita a un prezzo davvero incredibile”, o la quantità di contenuti scadenti che vengono quotidianamente pubblicati.
Oggi voglio darti qualche suggerimento su come rendere accattivante un testo online. Qualche semplice insegnamento da tenere a mente, perché il web non è la carta stampata.

Analogie e differenze tra il web e la carta

Non importa che tu sia giornalista o scrittore, pur essendo lo stesso sport, il web e la stampata non giocano nello stesso campionato. Da una parte ci sono i libri, i quotidiani, le riviste, dall’altra i blog, i siti web, i banner pubblicitari. Si tratta sempre di parole e la grammatica è la stessa, ma cambiano le regole del gioco.
Le analogie sono tutte quelle che riguardano gli elementi base della buona scrittura: grammatica corretta, lessico preciso e un’idea valida che tenga incollato il lettore fino all’ultima parola.
La differenza principale è data dai dispositivi sui quali usufruiamo dei contenuti a disposizione.
Un giornale o un libro permettono di leggere in tranquillità e allontanarsi dalle distrazioni, se si desidera. Leggere da pc, da smartphone e tablet significa essere bombardati dalle informazioni.
Cambia poi l’atteggiamento del lettore: sul web, per tutto quello che ho appena detto, la soglia dell’attenzione è più bassa. Le persone sono meno propense a leggere testi molto lunghi, a meno che questi non sia frammentati in paragrafi. L’importante è che questi paragrafi abbiano senso anche singolarmente.
E poi c’è un aspetto fondamentale: sul web grafica e contenuti vanno di pari passo. La pagina scritta deve essere pensata come una mappa. L’utente web l’aprirà, farà su e giù con lo scroll cercando quello che gli serve, ed eventualmente deciderà di leggerla.

Per riassumere, ecco un piccolo Vademecum per chi scrive sul web:

  • testi brevi (almeno la metà di quello che scriveresti su carta)
  • frasi semplici e corte
  • se il testo è lungo: titoli, elenchi puntati e grassetti
  • per ogni idea un paragrafo

A chi ti rivolgi?

E’ il punto di partenza: a chi stai parlando? Chi è il tuo pubblico? Non è possibile creare contenuti per un sito web, un blog o un annuncio pubblicitario, senza saperlo. Una volta che l’avrai capito potrai modulare anche il “tone of voice” della tua comunicazione. Se stai parlando a ragazzi di vent’anni parlerai in modo diverso da come faresti se il tuo pubblico fossero le mamme o un gruppo di uomini d’affari in cerca di una stanza in hotel.

Come organizzare i contenuti: la piramide rovesciata

Hai mai sentito parlare di “piramide rovesciata”? L’esoterismo e la magia non c’entrano. Si tratta di uno disegno mentale da ricordare, ogni volta che ti trovi a scrivere per il web.
Le informazioni importanti vanno date subito. Chi ti sta leggendo, come tu stai facendo con me, sta cercando una risposta ad una domanda. L’informazione va data subito e va messa bene in evidenza. L’articolo serve per argomentare meglio o spiegare nel dettaglio il perché di quella risposta.
Nessuna attesa e la minor fatica possibile, questi sono i due concetti che regolano la vita online.
In un romanzo giallo l’assassino viene svelato alla fine, sul web deve essere già chiaro se non nel titolo, almeno nel sottotitolo.
Anche nel giornalismo esiste qualcosa di simile, ti ricordi la regola delle 5 W? Where, When, What, Who e Why. Tutto nella prima frase e poi, paragrafo dopo paragrafo, facciamo venire fuori i dettagli.
Questo serve perché l’utente, già dal titolo, dal sottotitolo e dal primo paragrafo potrà capire dove vogliamo arrivare.

I paragrafi

Ho parlato di brevità, ma questo non vuol dire che l’articolo per il tuo blog deve essere di 200 parole. Anzi, cerca di essere più dettagliato e completo possibile.
Per i siti web le regole sono un po’ diverse. A nessuno piace arrivare su un sito e trovarsi una murata di testo di fronte, a meno che questa non sia necessaria e funzionale all’obiettivo.
Un buon modo per scrivere un testo completo e allo stesso tempo leggibile è pensare a una struttura a paragrafi. E ogni paragrafo deve avere un titolo ed essere formattato alla perfezione, con grassetti, citazioni ed elenchi puntati quando serve. Questi ultimi servono per evidenziare i punti chiave e aiuteranno chi legge a trovare immediatamente i punti di interesse, o salienti, del testo.

Parole chiave e tag

Le parole chiave è giusto che ci siano, ma non perdere troppo tempo a infarcirci il tuo testo. Sono utili per portare traffico e per permettere a Google di capire di cosa stai parlando, ma i tuoi testi devono essere scritti per gli utenti e non per i motori di ricerca.
Cerca quindi di inserirle naturalmente all’interno del testo, senza intestardirti. Per di più, Google penalizza l’eccessiva densità di parole chiave.
Molto, molto importanti sono invece i tag, ovvero i vari: Tag 1, Tag 2, Tag 3 e varie. Daranno una gerarchia al testo e ti aiuteranno a sezionare tutto quello che hai scritto in paragrafi, da bravo chirurgo della Comunicazione.

Il sito web

Scrivere per il web non si limita a “scrivere un post per il blog”. Ci sono tanti altri formati, come ad esempio i siti.
Qualora tu decida di scriverti da solo i testi per il tuo sito internet, fai in modo che ogni pagina, Home Page, Chi Siamo, Servizi, Contatti e così via, sia autonoma. Le informazioni in essa contenute devono essere chiare e complete e permettere all’utente di trovare esattamente quello che sta cercando. Ricorda una cosa importante: ogni pagina ha un obiettivo. Individualo e prepara tutto affinché questo obiettivo venga centrato. Qual è il tuo? Farti conoscere, far conoscere i tuoi prodotti o quello che fai, aumentare i tuoi contatti, vendere camere? Come vedi possono essere tanti, ma ti sconsiglio di rispondere a tutti. Un obiettivo alla volta è più che sufficiente.
Infine, anche su un sito, non dilungarti in inutili preamboli, evita frasi troppo elaborate ma cura la scrittura.

Quali parole scegliere

E’ una regola che vale sempre, soprattutto sul web. Evita le parole prive di significato, ma scegli sempre parole semplici e chiare. Ah, ed evita le parole straniere. L’italiano è bellissimo e ricco di termini e sinonimi che possono indicare precisamente quello che intendi dire, perché usare l’inglese? Fai in modo che tutto sia comprensibile.
Evita di utilizzare un linguaggio troppo tecnico, a meno che non sia espressamente richiesto dalla situazione. E per eccezioni intendo: siti o blog per addetti ai lavori come medici, avvocati o specialisti di settore.
Non utilizzare parole difficili per sembrare più intelligente. Cerca di essere pratico, il tuo compito è semplificare informazioni complesse e fare in modo che vengano capite dal maggior numero di persone possibile.
Togli tutto quello che non è fondamentale alla comprensione del tuo testo.
Però attenzione: spesso si è portati a pensare che semplice equivalga a sciatto. Non è così. Mi capita, praticamente ogni giorno, di leggere articoli o testi scritti male, con abbreviazioni, ripetizioni o errori. Non è questo che intendo quando parlo di “scrittura informale”.

Secondo Seth Godin dovresti lasciare perdere:
– la speciale atmosfera
– i moderni comfort
– il piacevole relax
– l’estrema cura dei dettagli
– il ricco buffet
– la vacanza indimenticabile
– la vista suggestiva
– la cornice incantevole
– la scelta migliore
– l’unico nel suo genere
– il perfetto per ogni tipo di esigenza
– il finemente arredato
– i servizi esclusivi
– la tradizione e la modernità, insieme
– i “a due passi da”, ma anche gli angoli di paradiso

E io aggiungo di evitare anche:
– i leader del settore
– la supremazia sul mercato
– i target

Non è facile, ma bisogna provarci.

Posso darti del “Tu”?

Sul web siamo tutti meno formali, non ci si dà del Lei, ma del Tu. Ancora molto spesso mi capita di leggere siti scritti come una brochure cartacea, ma personalmente trovo che non sia lo spirito giusto.

Evita quindi:
– di dare del Lei
– di parlare l’aziendalese
– di vendere a tutti i costi

Online si parla un linguaggio più diretto e quotidiano. Assomiglia al linguaggio parlato, ma questo non ti autorizza a scrivere male. Cura sempre la lingua e le parole.
Ne userai meno, quindi quelle che sceglierai devono essere cariche di significato.

Rileggi

Si tratta dell’aspetto più importante di tutti, dopo scrivere. Rileggere, rileggere sempre.
Controlla che non ci siano errori e, se possibile, fai rileggere anche a qualcun altro. A volte, dopo aver lavorato su un testo, è normale perdersi qualcosa. Un occhio esterno invece si accorgerà immediatamente se qualcosa non fila come dovrebbe.

Spero che questo articolo ti sia stato utile!