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pubblicare tutti i giorni sui social

Sulla pubblicazione sui social network ognuno ha la propria idea. Se ne sentono tante, da chi pubblica una volta al mese, a chi ha deciso di non utilizzare più la pagina Facebook perché “tanto non ho bisogno di queste cose”, fino a chi sostiene che sia necessario pubblicare tutti i giorni.
Come dico sempre, non esiste una regola. Ma un’idea, con il tempo e l’esperienza, me la sono fatta.
E la mia è questa: sui social non è necessario pubblicare tutti i giorni, ma solo quando si ha qualcosa da dire.
Sento però una voce là in fondo “e se io non ho niente da dire?”. È per questo che esiste il piano editoriale.
Ma andiamo con ordine: oggi vi spiegherò perché non è necessario pubblicare tutti i giorni sui social, ma anche quando pubblicare e che cosa.

Sui social (non) è necessario pubblicare tutti i giorni

Il primo step di una strategia di marketing sui social network dovrebbe essere uno studio del mercato di riferimento. Quindi valuta le caratteristiche della tua azienda, ad esempio se il prodotto che intendi promuovere è legato a una stagionalità oppure a un pubblico di riferimento molto ristretto. In questo modo, una volta che avrai individuato le sue caratteristiche e le abitudini, elaborando le famose “buyer personas”, potrai raggiungerlo con le informazioni e i contenuti che ti interessa promuovere.
L’importante però è capire un concetto, secondo me, importantissimo: non è necessario pubblicare tutti i giorni.
So che moltissimi addetti ai lavori, tra social media manager, marketer o creatori di contenuti, pubblicano almeno una volta al giorno. Addirittura alcuni, una minoranza a dire la verità, arrivano fino a tre post al giorno. Non esistono regole, quindi se hai l’esigenza di comunicare per tre volte al giorno contenuti che ritieni interessanti per il tuo pubblico, fallo. Io credo però che molto spesso venga confusa la quantità di pubblicazione con l’interattività.
È vero che Facebook ha modificato il suo algoritmo in modo che i post pubblicati sulle pagine ricevano sempre meno visibilità, e avrai notato anche tu che la maggior parte dei post pubblicati organicamente ottiene una portata di un terzo del tuo bacino di fan.
Capisco il fastidio, ma pubblicare post a ripetizione non ti farà essere più visibile. In quei casi consiglio fortemente di investire sul post un piccolo budget, anche solo di qualche euro, per raggiungere un numero più alto di persone, anziché condividere contenuti su contenuti, magari ripetitivi o poco interessanti.
Pubblicare sui social sicuramente è importante per evidenziare la tua presenza online e per trasmettere l’idea che la tua sia un’azienda attiva, ma bisogna trovare il giusto equilibrio.
Spesso noto che postare con molta frequenza si traduce con pubblicare contenuti di bassa qualità. A questo punto meglio pubblicare meno, ma meglio. O almeno farlo solo quando si ha qualcosa da dire. E se la tua paura è di non trovare argomenti, ti ricordo del piano editoriale. Il suo scopo, come vedremo tra poco, è proprio di riempire il classico foglio bianco.
Pubblicare tutti i giorni non è sufficiente per ottenere visibilità, né per incentivare l’interazione degli utenti. Anzi, il rischio reale che si corre è la sovraesposizione, o di creare fastidio in chi costantemente, incappa nei tuoi post. Il risultato? Utenti che tolgono il “mi piace” dalla tua pagina o scelgono di non vedere più i tuoi aggiornamenti. Fai quindi attenzione al timing.

Quali sono i momenti migliori per pubblicare

Per individuare il momento migliore per pubblicare sui social, ti consiglio di controllare i dati presenti all’interno del tuo pannello statistiche. Ad esempio, su Facebook, grazie agli Insight potrai individuare i giorni della settimana e gli orari più indicati per condividere i tuoi contenuti.
Solo utilizzando queste informazioni nel modo giusto riuscirai a definire una strategia personalizzata per il tuo profilo aziendale.
Inoltre, ogni social network ha le sue caratteristiche e un suo pubblico specifico. Di conseguenza tipologia di contenuti, quantità di post e orari di pubblicazione dovranno essere misurati in base a questo.
Solitamente per le aziende, il momento migliore per pubblicare è il primo pomeriggio.
Su Facebook ad esempio, i giorni centrali della settimana: mercoledì, giovedì e venerdì. Infatti, gran parte dei post vengono pubblicati durante i giorni lavorativi, ma è vero che l’indice di gradimento aumenta il venerdì. La felicità del fine settimana, è proprio il caso di dirlo!
Nei primi giorni, lunedì e martedì, il coinvolgimento è più basso. Segnale che probabilmente si è più concentrati sul lavoro. L’orario migliore, come dicevo, è il primo pomeriggio. Attorno alle 13 per le condivisioni e dopo le 15 per il “mi piace”.
LinkedIn, per non smentire la sua natura di social network dedicato al business to business, è utilizzato soprattutto durante i giorni feriali, in orario lavorativo.
Su Instagram invece la pubblicazione rimane costante per tutta la settimana. Il momento di punta però sembra essere il lunedì, mentre c’è un calo la domenica. In questo caso, eccezionalmente, l’interazione non avviene durante l’orario lavorativo, ma fuori.

Come pubblicare

Oltre a fare attenzione alla scelta del giorno della settimana e all’orario di pubblicazione, è necessario curare anche la forma dei contenuti che si scelgono di postare.
Ad esempio, riguardo alla lunghezza dei contenuti le opinioni sono discordanti. Sono invece tutti d’accordo sulla forza delle immagini. Non sto dicendo niente di nuovo: pubblicare una bella foto aumenta di molto l’egagement con il contenuto. La fruizione dei social è veloce, quindi è consigliato condividere contenuti che non implichino troppo sforzo di comprensione.
Questo accade perché le foto, e più in generale contenuti visivi, vengono recepiti ed elaborati più facilmente dal nostro cervello. I testi invece richiedono uno sforzo maggiore.
Questo si traduce con belle immagini e testi brevi. Solo in questo modo potrai aumentare i like e le visualizzazioni. Ma attenzione, c’è un dato interessante su questo tema. Infatti, secondo i risultati raccolti da una ricerca effettuata da Social Media Content Optimization Survey, i contenuti più lunghi ottengono maggiori condivisioni. Per me che amo le parole, è un segnale positivo. Significa che elaborando un testo, ben scritto, per veicolare un messaggio è più facile raggiungere il cuore degli utenti e coinvolgerli.

Il piano editoriale

Come dicevo, la pianificazione è fondamentale per non rimanere senza parole. Per questo consiglio a tutti di non trascurare mai un bel piano editoriale.
Se non hai mai usato il piano editoriale e hai qualche dubbio sull’efficacia di Facebook per la tua azienda, probabilmente è il momento per cambiare il tuo modo di lavorare.
Il piano editoriale serve per evitare di pubblicare foto di gattini o tazzine di caffè.
Una volta eliminati questi argomenti, concentrati su cosa potrebbe interessare ai tuoi fan.
Per costruirlo pensa a:

  • Obiettivi: è il punto di partenza. Scegli un social perché ti serve e perché ti permette di raggiungere un determinato pubblico e non perché tutti i tuoi concorrenti sono lì. I tuoi obiettivi possono essere diversi: vuoi vendere online? Vuoi raccontare meglio il tuo brand? Vuoi parlare in maniera più diretta con i tuoi potenziali clienti? Scegli il tuo e non dimenticarlo.
  • Pubblico: fai l’identikit del tuo pubblico potenziale. A cosa si interessa, quali sono le sue passioni, come si pone nei confronti dei social?
  • Contenuti: cerca di essere originale, ma soprattutto te stesso. Non copiare in giro idee spacciandole per tue e cerca di essere aderente alla realtà. Le foto dei prodotti e dell’azienda devono essere le tue, i contenuti devono trasmettere i valori della tua azienda.
  • Calendario: spalma le pubblicazioni su tutta la settimana, tenendo conto dei dati e delle statistiche. Sii costante e ricorda: non è importante pubblicare tutti i giorni, ma è importante avere qualcosa da raccontare (e qui puoi tornare al punto precedente, sui contenuti).

E tu quante volte pubblichi al giorno? Fammelo sapere nei commenti.